Racconti e testimonianze dai volontari dai campi di volontariato nei Balcani
Cosa succede in un campo di volontariato nei Balcani con Terre e Libertà? Cosa ci si porta a casa al ritorno? Scoprilo leggendo le testimonianze e i racconti che ogni anno i volontari scrivono una volta tornati a casa.
Testimonianze dai campi di volontariato estivo nei Balcani
Riportiamo qui alcuni estratti delle testimonianze dei volontari partiti per i campi di volontariato in Albania, Kosovo e Bosnia Erzegovina negli ultimi due anni:
Che fantastica scoperta questa Bosnia, che si è portata via un gran pezzo del mio cuore. Inutile aggiungere altre parole, viverle fa la differenza.
Giada – Bosnia Erzegovina – 2019
Quello che posso dire è che non credo di essermi mai sentita tanto amata. Un’autenticità che prescinde la lingua e le parole. L’umanità che ho incontrato in ognuno di loro mi ha colpito profondamente. Ed alla fine, ciò che si ricorda e che si porta con sè per sempre non è l’autocompiacimento per ciò che si è realizzato ma la felicità impressa negli sguardi di chi si è conosciuto, impregnata dello stesso affetto che si è saputo dimostrare a propria volta. Un’immensa gratitudine verso simili opportunità e verso chi si incontra. Ho imparato molto. Ringrazio le persone che ho incontrato, l’Albania e la mia “ekip”. La familiarità creatasi ed il supporto sempre sentito mi hanno permesso un’esperienza difficilmente dimenticabile.
Giulia – Albania – 2019
Ho ascoltato tante storie, ho visto tante ferite e cicatrici sia fisiche che psicologiche, ho sentito il bisogno di umanità e di normalità. Ma ho visto anche sorrisi, ho detto e sentito tante volte “Hi my friend”, ho scherzato tanto, ho ricevuto regali inaspettati, sono stata tante volte aiutata nel portare bottiglioni d’acqua tanto pesanti. Ci siamo ricordati a vicenda che l’umanità esiste. I confini che bloccano esistono solo nella nostra testa. Il non vedere e il non sapere è una nostra scelta.
Margarita – Bosnia Erzegovina (Campo profughi Bira) – 2019
Ringrazio ogni singola persona incontrata, per il coraggio, la grinta e l’umanità che porta con sé, insieme al proprio bagaglio, lungo questo cammino, con una speranza che brucia forte in me, quella di riuscire ad abbattere, insieme, certe barriere fisiche e mentali.
Margherita – Bosnia Erzegovina (Campo profughi Bira) – 2019
Mi rendo conto che quei “piccoletti” non si sarebbero mai più levati dai miei ricordi e dal mio cuore. Mi rendo conto che è stata l’esperienza più incredibile e emotivamente coinvolgente che abbia mai fatto. mi rendo conto che il piccolo Ioni resterà sempre parte di me. mi rendo conto che la grande Albania resterà sempre parte di me.
Alessandro – Albania – 2018
Questa esperienza mi ha dato tanto e mi ha fatto vedere oltre la quotidianità. Non scorderò mai i volti dei bambini, le corse verso il pulmino ogni volta che arrivavamo a scuola, le loro mani in cerca delle nostre per trovare affetto e sicurezza. Resta tutto impresso nella mente e nel cuore.
Federica – Albania – 2018
E così ora torniamo nella nostra parte di mondo, lasciando, in questa, un pezzo di noi … con le mani libere, in tasca il giusto e nel cuore molto. Grazie mille, FALEMINDERIT SHUM”
Francesca – Albania – 2018
La fortuna che mi porto a casa da questa esperienza è il fatto di essere sicura che in qualsiasi momento io voglia, a Bosanska Krupa, c’è un gruppo di bizzarri signori bosniaci, che mi aspetta, a casa.
Francesca – Bosnia Erzegovina – 2018
Quando risponderai a chi ti chiede come è andata non avrai dubbi, te lo vedranno in faccia e nell’abbronzatura a forma di sandalo sui piedi che è andata bene. Eppure. Eppure avrai infiniti racconti di (…). Ma non avrai dubbi. Chi ti ascolta magari sì, inizierà ad averne, a chiedersi dove sia il bello che tu ci hai visto e ci vedi, ma tu hai portato a casa troppo per avere dubbi, hai troppe persone da ringraziare, ed è un troppo che esce dalle parole e dagli occhi, e niente, chiunque ti ascolti fino in fondo non può che convincersene (e esserne contagiato). Così ho conosciuto TL e così auguro ad altri che capiti a loro.
Francesca – Kosovo – 2018
L’esperienza di volontariato in Albania ha suscitato in me diverse emozioni, alcune contrastanti, in un modo in cui non mi era mai successo (…) Definirei questa esperienza Unica, che può sembrare un termine scontato, ma è quello che la descrive meglio.
Giovanni – Albania – 2018
Un’esperienza che ha lasciato il segno. Un turbinio di emozioni diverse: gioia, tristezza, paura, allegria, ansia, disagio, stanchezza e, alla fine, anche un po’ di soddisfazione (…) A volte due settimane posso darti di più rispetto a un intero anno passato sopra dei libri di scuola.
Giovanni – Albania – 2018
Ogni passo che abbiamo mosso in Albania ci ha riempito gli occhi di bellezza grazie ai suoi paesaggi mozzafiato e il cuore di gioia grazie alle persone che abbiamo conosciuto e che ci hanno affiancato in questo cammino (…) Tutto questo è difficile spiegarlo a parole, sono emozioni troppo grandi e troppo belle per poterle esprimere su un pezzo di carta, riesco solo a ringraziare Terre e Libertà per averci permesso di vivere questa esperienza che è andata oltre ogni aspettativa e che rifarei un altro milione di volte!
Lidya – Albania – 2018
Spiegare cosa sia stata questa esperienza significa fermare la penna, sospirare, rileggere. E, nonostante la nostalgia, sorridere.
Tiziana – Kosovo – 2018
TL è anche tempo per lasciare a casa tutto ciò che non va e partire con pensieri nuovi. Abbandonare le paure che spesso immobilizzano, lasciarsi trasportare, crescere e tornare sempre diversi. Ma anche lasciare che tutto o almeno una parte di questo entri nella propria vita. L’energia e la curiosità verso le persone e luoghi rimanga un po’ anche al ritorno. Il tempo passa e i ricordi si affievoliscono e si confondono. A volte ho paura di perderli e vorrei poterli tenere tutti ben fissi nella mia mente. Ma quello che è certo è che le emozioni di quei giorni non svaniscono anche se allo stesso tempo ne senti la mancanza. È quella sensazione che a volte se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire, che mi scalda nei momenti bui e che vorrei, nonostante il passare del tempo, non si affievolisse.
Veronica – Kosovo – 2018
Terre e Liberà continua ad essere per me, una vera e propria palestra educativa, intesa come luogo d’incontro motivante e incoraggiante, in cui vi è posto per un entusiasmo serio e non banale che aiuta a decentrare il proprio sguardo per assumere un atteggiamento consapevole e responsabile.
Giulia – Kosovo – 2018
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